La mostra costituisce la prima edizione di un’esclusiva raccolta di opere realizzate appositamente da artisti contemporanei con il jeans offerto dall’azienda Candiani Denim partner della più ampia manifestazione GenovaJeans, ideata da Manuela Arata: lavori generosamente donati alla Città di Genova su invito dell’Associazione ArteJeans per sottolineare l’appartenenza di questo straordinario, versatile tessuto alla sua Città marinara, dalla quale nei secoli si è diffuso in tutto il mondo, eccellenza del made in Italy e laboratorio di creatività e ingegno.
Gli artisti coinvolti in questo progetto unico al mondo, come il tessuto che ne è al cuore, sono tutti italiani e di fama internazionale; a partire dalla primavera del 2020, quando dal pensiero illuminato di Ursula Casamonti e Francesca Centurione Scotto è nato il progetto ArteJeans, gli artisti selezionati dal comitato curatoriale formato da Ilaria Bignotti, Luciano Caprile e Laura Garbarino hanno accolto nei loro atelier il jeans e lo hanno trasformato in opera pittorica, scultorea, ma anche partecipata e relazionale.
È il caso della grande installazione site-specific Tréssa, realizzata da Francesca Pasquali in collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova e il suo Direttore Guido Fiorato. Un workshop che ha coinvolto un gruppo di trenta studenti nella realizzazione di trenta liane di quattordici metri, ottenute annodando scarti di jeans e appese nell’androne della prestigiosa scuola. Un evento inaugurato lo scorso 10 giugno con una performance dove i genovesi sono stati invitati ad annodare in piazza De Ferrari questa treccia.
Oggi, in mostra negli spazi moderni e industriali del Metelino, luogo proposto per diventare anche sede del futuro museo del jeans, sono presentate 36 opere tra quelle realizzate nel 2020 dal primo nucleo dei ventisei artisti italiani coinvolti e quelle scaturite dagli undici artisti coinvolti nel 2021.
Questi sono Alberto Biasi, Tomaso Binga, Henrik Blomqvist, Enzo Cacciola, Pierluigi Calignano, Letizia Cariello, Roberto Coda Zabetta, Maurizio Donzelli, Ulrich Egger, Giovanni Gaggia, Goldschmied&Chiari, Riccardo Guarneri, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Marco Lodola e Giovanna Fra, Claudia Losi, Carolina Mazzolari, Ugo Nespolo, Giovanni Ozzola, Valentina Palazzari, Gioni David Parra, Francesca Pasquali, Gabriele Picco, Pino Pinelli, Fabrizio Plessi, Gianni Politi, Laura Renna, Marta Spagnoli; Vedovamazzei, Serena Vestrucci, Cesare Viel, Gianfranco Zappettini: ciascuno di loro, ispirato dal jeans che ha ricevuto nel proprio studio, ha intessuto la propria poetica nelle trame blue del jeans, aggiungendo così nuovi stimoli e spunti di riflessione che si uniscono a quelli offerti dalla citata Tréssa di Pasquali.
Se nella mani di Binga il jeans diventa tavola di una scrittura che rivendica autonomia dai paradigmi delle tecnologie digitali, in quelle di Viel è luogo di riflessione sul rapporto tra linguaggio e immagine-immaginario; nei lavori di Cariello, Gaggia, Picco il jeans è laboratorio generante ricami e reti di poetica tensione tra cielo e terra, macro e micro-cosmo, identità e alterità; Losi e Berti, invece, coinvolgono la comunità con azioni partecipate: la prima ha lavorato con le studentesse dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Duchessa di Galliera, creando un giardino fiorito che le mani delle giovani allieve hanno copiosamente nutrito con la loro fantasia, riflettendo sull’arte del rattoppo e sul senso di questo gesto di cura e conservazione; Berti ha chiesto a tutto il team di ArteJeans di firmare l’opera che lo ritrae, creando un ex voto in viaggio per tutta l’Italia. Egger e Palazzari hanno affidato al jeans il ruolo di scenario di riflessione sui temi del lavoro e della memoria, del processo temporale e alchemico dei materiali.
Un percorso polifonico che si conclude, con seria ironia, nell’opera di Vedovamazzei: una tela che “fa l’occhiolino” al pubblico e lo invita, anche, a divertirsi passeggiando tra le opere, in un percorso di gioiosa identificazione nella grande cultura italiana che il jeans perfettamente rappresenta e continua a stimolare.
L’associazione Artejeans promotrice della mostra ArteJeans 2021
L’associazione ArteJeans è stata fondata da Ursula Casamonti (Tornabuoni Arte) e Francesca Centurione Scotto a Londra nel 2019 e a Firenze nel 2021. L’associazione, che comprende un comitato critico composto da Ilaria Bignotti, Luciano Caprile e Laura Garbarino si è fatta promotrice di una grande call to action volta a coinvolgere artisti italiani e internazionali nella creazione e donazione di opere su tela jeans al Comune di Genova. Il progetto molto ambizioso e sostenuto dall’Assessore alla Cultura Barbara Grosso, nell’ambito del più ampio progetto di GenovaJeans ideato da Manuela Arata, mira a invitare artisti da tutto il mondo a Genova per creare una collezione su tela jeans che diventi il nucleo originale di arte contemporanea per il futuro museo del jeans. Allo stesso modo, ArteJeans si impegna a promuovere gli “artisti del jeans” selezionati in un tour estero dove possano rappresentare al meglio la città di Genova, dove il jeans è stato inventato.